Gesù, insegnaci a pregare
* La preghiera e un dialogo con Dio, che è Padre. Il dialogo vale soltanto se si è se stessi, senza sofisticherie, con i propri dubbi, con le proprie debolezze, con le proprie oscurità, ma anche con le proprie speranze e con le proprie gioie. A questo riguardo, il Vangelo di san Giovanni è una guida, perché i dialoghi vi abbondano.
* La preghiera non è lontana da noi; è come il nostro respiro. Perciò dobbiamo cercare di pregare con spontaneità, secondo il nostro temperamento.
* Tutta la nostra vita deve diventare preghiera: dobbiamo quindi inventare la maniera di pregare il silenzio e di pregare il flusso di parole che in alcuni momenti ci sgorgano dal cuore; occorre saper pregare un canto, una conversazione, un’audizione musicale, un tempo di distensione, una passeggiata, eccetera.
* Occorre pregare come pregava Gesù (o come pregava la Madonna, Madre di Gesù e della Chiesa). Gesù viveva costantemente rivolto al Padre; in questo modo era infinitamente attento e vicino agli uomini. Tutto gli parlava del Padre. Trovava anche dei momenti privilegiati per «essere con il Padre», a cuore a cuore con Lui, nella gioia di quell’incontro (Salmo 103,34: «possano piacergli le mie parole; la mia gioia è in Dio»), nel segreto del suo sguardo (Matteo 6,4: «il Padre vede nel segreto»).
* La preghiera è un dialogo di fede e di amore, come nell’ultimo colloquio tra Gesù e Pietro, dopo la risurrezione. Gesù chiede per tre volte a Pietro: «Mi ami tu più di costoro?… Mi ami tu?… Mi ami tu?…» (Giovanni 21,15-17). E per tre volte Pietro attesta il suo amore: «Signore, tu lo sai che io ti amo…».
* Nella sua semplicità e verità divina, questo colloquio tra Gesù e Pietro è il più bel modello di preghiera per un cristiano. Ed è alla conclusione del Vangelo di san Giovanni.
* Si diceva di san Francesco di Assisi che, più che uomo di preghiera, Francesco era la stessa preghiera. Quanto più lo si deve dire di Gesù. Gesù è la preghiera incarnata. Tutto il suo essere è preghiera. Solo lui ci insegna a pregare.
Don Carlo De Ambrogio