Soltanto per vederti
Nella piccola città di Monte Verde, viveva un uomo molto ricco di nome Gioacchino. Aveva però un grave difetto: era molto meschino e detestava quanto avesse a che fare con la religione.
Nella casa di Gioacchino viveva una bambina molto devota e carina, di nome Zita. Era figlia di Sara, la fedele governante. Sara era molto religiosa e aveva insegnato a Zita a pregare fin da piccolina.
Quello che a loro piaceva veramente era restare vicino al Santissimo Sacramento quando era esposto. Sara aveva insegnato alla figlia che in quella delicata Ostia c’era Gesù intero, con il Suo corpo, sangue, anima e divinità.
Zita crebbe e presto chiese di ricevere la Prima Comunione. Tutte le domeniche andava a Messa con sua madre e riceveva Gesù nella sua anima. Durante la settimana, quando poteva, faceva sempre una “scappatina” solo per far visita al Signore, esposto sull’altare. Il signor Gioacchino, avendo preso in antipatia la devozione di Zita, cominciò a impedirle di andare in chiesa. Molte volte ordinava che andasse alla bottega a comprare qualcosa, ma segnava i minuti per non darle tempo di fermarsi a pregare. Zita, allora, aveva solo il tempo di entrare e di fare una rapida genuflessione, dicendo:
«Signore, sono venuta qui soltanto per vederti un pochino!».
E tornava correndo! Il padrone la aspettava con l’orologio in mano. Nemmeno le domeniche poteva più uscire, perché il malvagio decise di cambiare il giorno di libera uscita di sua madre. La bambina soffriva e non appena poteva, faceva sempre la sua “scappatina” in chiesa e faceva la breve genuflessione, ripetendo:
«Signore, sono venuta qui soltanto per vederti un pochino!».
Molte e molte volte si ripeté questa incantevole scena.
Arrivò il mese di giugno. Tutta la parrocchia si addobbò a festa per celebrare la ricorrenza del Corpus Domini. Le strade furono decorate con tappeti di fiori, bandiere e candele adornavano tutto il tragitto che avrebbe percorso la processione. Zita ardeva dal desiderio di partecipare, ma il signor Gioacchino glielo aveva negato!
Terminata la Messa, cominciò la processione. All’improvviso si rese conto che la processione si avvicinava sempre di più. Sarebbe passata davanti a casa! Presa di fervore, perse tutta la paura del suo padrone e aprì la finestra, proprio nel momento un cui passava la processione.
Improvvisamente il parroco sentì i piedi incollarsi per terra e non poteva muoversi. La bambina, dalla finestra aveva gli occhi fissi sul suo Gesù. L’ostensorio cominciò a girare nelle mani del sacerdote, senza che questi facesse alcun movimento, fermandosi davanti a Zita. Dalla sacra Ostia si udì una celestiale voce che diceva:
«Zita, mi sono fermato qui solo per vederti un pochino!».
Terminata la miracolosa scena, l’ostensorio riprese la sua precedente posizione, i piedi del parroco si liberarono dal suolo e la processione continuò normalmente. Gioacchino a quella scena si commosse e si inginocchiò.
Notando che il suo padrone stava in ginocchio e piangeva, la bambina lo prese per mano ed uscì con lui per seguire la processione. Giunti in chiesa il signor Gioacchino chiese al parroco di confessarsi e così si riconciliò con Gesù.
Ora, quando ha un po’ di tempo, lui passa sempre per la chiesa e prega, ma prima di tutto dice al Signore:
«Signore, sono venuto qui solo per vederti! Aiutami a non abbandonarti mai più!».